L’Istituto di Scienze dell’Alimentazione dell’Università “La Sapienza” di Roma ne hanno recentemente elaborata una nuova, adattata allo stato di salute, alle abitudini alimentari ed allo stile di vita della popolazione italiana di oggi.
La piramide alimentare mediterranea, infatti, era adatta per gli italiani degli anni Cinquanta, molto meno sedentari di oggi, ma soprattutto non abituati a grosse disponibilità alimentari, ai fast-food ed alle “schifezze” (patatine, merendine e snack confezionati ecc).
La piramide alimentare italiana è costituita da sei livelli, che comprendono alimenti nutrizionalmente simili, ai quali corrispondono precise frequenze di assunzione (definite QB, ovvero Quantità Benessere) e specifiche porzioni.
Nell’attico troviamo invece l’acqua. Si trova qui perché, se non ci fosse, la piramide non sarebbe completa (la figura sarebbe trapezoidale e non più triangolare); non esiste infatti alimentazione corretta senza un giusto apporto di acqua.
Il quinto piano comprende gli alimenti non fondamentali per la dieta, ovvero gli alcolici (vino e birra) e i dolci da condimento (miele e zucchero).
Al quarto piano si trovano i grassi da condimento (olio extravergine d’oliva e burro) ed i latticini (latte, yogurt e formaggi). I latticini si trovano qui e non sotto, perché contengono più grassi e devono essere consumati con moderazione.
Il secondo piano comprende i cibi ricchi di proteine di alta qualità biologica: carne e salumi, pesce e prodotti ittici, legumi, uova.
Al primo piano sono presenti gli alimenti ricchi di carboidrati complessi: pane, pasta e riso, patate e biscotti.
Al piano terra troviamo frutta e verdura ricchi di colori, possiedono un patrimonio nutrizionale in fitocomposti (carotenoidi, clorofilla ecc), sostanze chimiche molto importanti nella prevenzione di molte malattie cronico-degenerative.
Alle abitudini alimentari descritte dalla piramide sono state abbinate anche delle abitudini di attività fisica: non si può parlare di stile di vita attivo e alimentazione sana se non c’è la pratica quotidiana, costante e moderata di un po’ di movimento.
I ricercatori de “La Sapienza” hanno definito dei livelli anche per l’attività fisica, che si basano sul principio “Più sforzo, meno tempo; meno sforzo, più tempo”: in basso si trovano attività leggere, che richiedono sforzi meno intensi e devono essere praticate più frequentemente durante la settimana, man mano che si sale verso l’alto troviamo attività più intense da svolgere più raramente.
FREQUENZA | ATTIVITÀ | TEMPO |
---|---|---|
Tutti i giorni | Camminata a buon ritmo e stile di vita attivo |
30 minuti (circa 10000 passi) |
2-3 volte / settimana | Ginnastica, nuoto, basket, ciclismo, pallavolo, ball |
1 ora |
3-4 volte / settimana | Tennis, jogging, ginnastica, ciclismo |
45 minuti |
1-2 volte / settimana | Calcio, corsa, tennis, ginnastica aerobica |
1 ora |
È estremamente importante abituarsi a tenere uno stile di vita attivo: fare le scale anziché prendere l’ascensore, spostarsi a piedi o in bicicletta anziché usare l’auto o il motorino, se si usano i mezzi pubblici scendere qualche fermata prima e proseguire a piedi ecc.